Il 16 febbraio ero libero per un impegno saltato, così sono andato al convegno L'uomo e il suo compito. Alla ricerca della propria mission in un pianeta in trasformazione, a due passi dal mio studio, dal 20 di Via Scarlatti al 33, Hotel Michelangelo. La giornata è stata inaspettatamente interessante e lascio fluire alcune impressioni.
Ho visto tante persone riunite nel perseguire una Nuova Visione e focalizzare l'individuazione della propria mission nella vita. Questo è un compito assai importante, da sempre ritenuto fondamento dell'Opera che ognuno deve fare della propria esistenza. Claudio Manieri ci ha fatto vedere come la sofferenza possa essere una chiave di trasformazione, la morte di una figlia lo ha fatto divenire il volano della edificazione di tante opere di buona volontà nel mondo. Scintille di vita. Gli altri relatori hanno centrato tutti il loro discorso sul passaggio da un logos materialista/frammentato ad un logos olistico, cosciente del tutto. Ervin Laszlo ha ricordato che siamo ad un punto di svolta all'apertutra di una finestra decisionale che ci potrebbe, nei prossimi anni, portare ad imprimere una necessaria trasformazione evolutiva. Siamo vicini al punto limite, l'uomo deve smettere di essere contro l'uomo e contro la Terra. Gli studi riportati sono tutti concordi su un imminente precipitare nel decadimento e degrado su base planetaria se non ci apriamo ad una nuova etica: vivi nel rispetto di tutti gli altri esseri. Dobbiamo aprirci al livello transpersonale dove siamo olograficamente connessi tutti ed aprirci al flusso della informazione divina.
Lorenzo Ostuni ha celebrato questa idea con la rappresentazione di una lampada portata in giro per la sala, simbolo di luce, amore, conoscenza. Marco Columbro ha parlato della lotta connessa con questa trasformazione necessaria, una antica lotta che ritorna. Al principio dell'unità si contrappongono due forze che nella tradizione sono potenti avversari. Una che allontana la coscienza dal corpo per portarla nel regno della mante/emozionalità. rendendola prigioniera di turbini circolari e pensieri dannosi.Questa la conosciamo bene come forza anti-grounding. L'altra segrega la coscienza nella materia non facendole vedere altro che materia. Questo è l'atteggiamento riduttivistico, scientistico, antiunitario, che anch'esso ben conosciamo.
Dalle immagini della lotta e dell'ansia di trovare la propria collocazione in armonia con il Piano Divino mi soccorrevano l'allargamento della Visione, nella quale sentivo che quello che faceva il gruppo affiatato di ragazzi nella sala, che organizzavano il convegno era una opera fatta anche per me e con me, che quello che faccio dentro di me lo faccio per tutti e che siamo uniti e guidati se ci connettiamo con la sorgente che ci accomuna, questa Sorgente siamo noi ed é amore.
Un comico vestito di bianco, simbolo mercuriale, girava per le poltrone della sala e dava ad ognuno delle piccole tesserine di un grande puzzle. Un film sulla vita di Gitta Mallaz : nel mezzo della follia nazista seguendo una voce interiore è riuscita a salvare 72 e più donne ebree dalla deportazione. Anche nel vortice della degradazione è possibile mantenere il contatto con la ispirazione.
Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento, facciamolo continuare.
Ho visto tante persone riunite nel perseguire una Nuova Visione e focalizzare l'individuazione della propria mission nella vita. Questo è un compito assai importante, da sempre ritenuto fondamento dell'Opera che ognuno deve fare della propria esistenza. Claudio Manieri ci ha fatto vedere come la sofferenza possa essere una chiave di trasformazione, la morte di una figlia lo ha fatto divenire il volano della edificazione di tante opere di buona volontà nel mondo. Scintille di vita. Gli altri relatori hanno centrato tutti il loro discorso sul passaggio da un logos materialista/frammentato ad un logos olistico, cosciente del tutto. Ervin Laszlo ha ricordato che siamo ad un punto di svolta all'apertutra di una finestra decisionale che ci potrebbe, nei prossimi anni, portare ad imprimere una necessaria trasformazione evolutiva. Siamo vicini al punto limite, l'uomo deve smettere di essere contro l'uomo e contro la Terra. Gli studi riportati sono tutti concordi su un imminente precipitare nel decadimento e degrado su base planetaria se non ci apriamo ad una nuova etica: vivi nel rispetto di tutti gli altri esseri. Dobbiamo aprirci al livello transpersonale dove siamo olograficamente connessi tutti ed aprirci al flusso della informazione divina.
Lorenzo Ostuni ha celebrato questa idea con la rappresentazione di una lampada portata in giro per la sala, simbolo di luce, amore, conoscenza. Marco Columbro ha parlato della lotta connessa con questa trasformazione necessaria, una antica lotta che ritorna. Al principio dell'unità si contrappongono due forze che nella tradizione sono potenti avversari. Una che allontana la coscienza dal corpo per portarla nel regno della mante/emozionalità. rendendola prigioniera di turbini circolari e pensieri dannosi.Questa la conosciamo bene come forza anti-grounding. L'altra segrega la coscienza nella materia non facendole vedere altro che materia. Questo è l'atteggiamento riduttivistico, scientistico, antiunitario, che anch'esso ben conosciamo.
Dalle immagini della lotta e dell'ansia di trovare la propria collocazione in armonia con il Piano Divino mi soccorrevano l'allargamento della Visione, nella quale sentivo che quello che faceva il gruppo affiatato di ragazzi nella sala, che organizzavano il convegno era una opera fatta anche per me e con me, che quello che faccio dentro di me lo faccio per tutti e che siamo uniti e guidati se ci connettiamo con la sorgente che ci accomuna, questa Sorgente siamo noi ed é amore.
Un comico vestito di bianco, simbolo mercuriale, girava per le poltrone della sala e dava ad ognuno delle piccole tesserine di un grande puzzle. Un film sulla vita di Gitta Mallaz : nel mezzo della follia nazista seguendo una voce interiore è riuscita a salvare 72 e più donne ebree dalla deportazione. Anche nel vortice della degradazione è possibile mantenere il contatto con la ispirazione.
Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento, facciamolo continuare.
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